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Discussione: così Vincent cominciò a russare...

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  1. #1
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    Predefinito così Vincent cominciò a russare...

    Non temete: non è mia intenzione dedicarmi alle patologie della digestione e respirazione durante il sonno ma piuttosto relazionarvi su di una nuova esperienza relativa al cisiddetto "ciclo russo".
    Benchè il nome possa far erroneamente pensare ad un velocipede di estrazione bolscevica, preciso subito che non di questo si tratta, così come non si vuol discutere sui cicli di veglia con annesse manifestazioni oniriche nella braccia di Morfeo, non ci si sofferma sui cicli lunari ne sulle implicazioni con quelli mestruali, neppure ci si addentra in tediosi dibattiti della moderna economia in merito al ciclo della produzione ne ci si avventura in pericolose distinzioni socio antropologiche sui cicli epocali, al tempo stesso non ho in mente una colta disamina dei corsi e ricorsi ciclici del G.B. Vico.

    Il ricorrente e ciclico tema è invece riferito al famigerato sistema di allenamento ideato dall'equipe di tecnici allora diretti dal PhD. Medvedjev - e perciò poi semplicemente detto "ciclo russo" - che verte sulla lift di squat, così come, nel contingente, rivisitato in chiave tonico musantiana ed ora applicata dal nostro Vincent98, giovanissima cavia di questo forum.

    Il promettente pargolo - 16 anni appena compiuti, una bw di ca. 70kg. - già noto per le recenti esperienze trattrici (svolte però alla sbarra e non in trattoria ), da alcuni mesi incentra i propri workouts sui multiarticolari, con l'eccezione al momento dello stacco per ragioni eminentemente logistiche.
    Dopo un breve periodo di impostazione generale con un programma base di ca. 2 mesi, Vincent effettua un mini test che conclude con un'alzata di 105kg. ad ampio buffer.


    https://www.youtube.com/watch?v=QOk16PMYkZ4


    Il buffer è dovuto a ragioni di sicurezza, poichè nella palestra dove attualmente si allena non esiste un rack ne chiuso ne aperto, cosicchè il bimbo è costretto ad un'improbabile stacco dagli appoggi della panca del lento avanti, con rischiosa camminata finale "del gambero" (a ritroso), avvalendosi della preziosa ancorchè solitaria assistenza di un volontario ed attento cugino... in questo caso realmente esistente e non assimilabile alle proverbiali leggende invocanti "mio cugggino, mio cugggino..."!

    A questo punto opto appunto per un ciclo russo e la scelta è dovuta a diversi motivi, perlopiù di ordine pratico e che ho recentemente spiegato nel diario di Meatball, che mi portano a prediligere spesso questa metodica per lo squat quando l'atleta si trova in fasi analoghe a queste di cui trattasi; sinteticamente:
    - essenzialità dello schema e facilità di apprendimento e svolgimento da parte dell'atleta che si allena da solo o in assenza di coach e compagni di squadra,
    - sforzo percepito accettabile per la presenza di una sessione soft, che consente pure varianti di tipo tecnico,
    - pragmaticità di esecuzione, che non richiede attrezzatura particolare e specifica, spesso non reperibile nei moderni Centri fitness,
    - possibilità di rispettare una progressione di ripetizioni e percentuali di carico difficilmente replicabile in una fase più avanzata,
    - brevità e comodità di ripresa video dei pochi momenti focali ai fini di un invio e conseguente disamina esterna.


    Premesso ciò, lo schema che ha seguito Vincenzo e che solitamente propino è modificato ed alleggerito rispetto all'originale:
    1) la frequenza dello squat è bisettimanale e non in 3xweek, per cui la durata si prolunga da 6 a 9 settimane,
    2) le percentuali della sessione heavy sono leggermente ridimensionate,
    3) la sessione light è più elaborata o resa appena più sostanziosa,
    4) nella fase detta di intensificazione inserisco serie aggiuntive volte a non ridimensionare il volume complessivo in modo troppo repentino.


    Nello specifico, Vincent svolge la fase di volume con il seguente protocollo:
    sessione A) : 6x2x81% pari a 85kg.
    sessione B) : 6x3 / 6x4 / 6x5 / 6x6 x 76-77% = 80kg.

    poi la fase di intensificazione in questo modo:
    sessione A) : 6x3x85kg.
    sessione B) : 5x5x85kg / 4x4x90 + 2x6x75kg. / 3x3x95 + 3x5x80kg. / 2x2x100 + 4x4x85kg.

    Il venerdì 25 luglio esegue un nuovo test dove, rispettando condizioni di margine più o meno analoghe a quelle del precedente, chiude con un'alzata di 117.5kg.


    https://www.youtube.com/watch?v=KTiQ...hAFeIjY67sfVIw


    Tra i difetti rilevabili, si nota una partenza frettolosa, a gambe non serrate ma imputo questo particolare non ad un deficit o ad un'incapacità dovuta a sofferenza del carico bensì, più semplicemente, ad una logica inesperienza di assetto ottimale dovuta soprattutto allo scarso curriculum, all'anagrafe ed alla necessità di allenarsi senza confronto e relazione con coach e compagni.

    Ho voluto rendere pubblico questo planning di Vincy per cogliere lo spunto di postare un'esemplificazione pratica della modalità di realizzazione dello schema di allenamento in questione, spesso considerato a torto proibitivo o adatto per atleti avanzati ed inoltre per mostrare come con l'entusiasmo, la determinazione, la costanza ed il rispetto dei programmi si possano ottenere dei progressi anche in tempi brevi, pur con una maturità atletica ancora da formare ed in condizioni di scarsità di attrezzature e mezzi in generale idonei al tipo di disciplina.

    Nell'attesa che il nostro atleta in erba raggiunga un auspicato 2bw, che reputo alla sua portata già nel medio periodo con l'adeguato supporto, lo lascio temporaneamente ad allenamenti di squat più prolungati ed ipertrofici.
    Tuttavia, se in seguito collegandovi ai suoi video doveste avvertire un fastidioso e prolungato ronzio anche quando il ragazzo riposa, non stupitevene e non date la colpa alla vostra connessione: è semplicemente Vincenzino che ......"russa"!

    Ultima modifica di Tonymusante; 01-08-2014 alle 04:41 PM
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

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