Intanto scusami per l'enorme, incommensurabile ritardo con cui presto attenzione alla tua richiesta ma altri threads mi avevano distolto da questa ormai voluminosa Rassegna.
Se ti riferisci al metodo bulgaro codificato da Abadjiev, esteso in seguito pure a specialità estranee alla pesistica olimpica, proprio su questo forum è stato già scritto un articolo interessante e piuttosto esauriente da parte di Leviatano.
Ritengo quindi superfluo da parte mia duplicare l'argomento e - come già fatto con il metodo "ladder" illustrato da Somoja e con il "5/3/1" di Wendler su cui è intervenuto Ungeheuer - preferisco riportare all'interno di questa raccolta metodologica proprio quel brano, che non essendo in evidenza è stato poi forse un po' ingiustamente ingoiato dai post successivi, così da approfittare per dargli il risalto che in effetti merita ed utilizzare, nel contempo, per la narrazione uno stile discorsivo diverso da quello del sottoscritto, cui vi sarete ormai monotonamente assuefatti.
Buona lettura.
https://www.bbhomepage.com/forum/str...a-bulgaro.html
Riguardo poi alla parte finale della tua domanda, beh, che dirti se non quanto già osservato a proposito di altri metodi nella loro stesura originale, come tramandata fino a noi?
Mi sembra abbastanza scontato congetturare che ben difficilmente un sistema di allenamento del genere sia stato progettato per atleti non "supportati" in scuole di atletismo che, a differenza di quelle più modeste come la nostra, avevano grossi interessi e coinvolgimenti nel successo in alcune discipline dovuto a motivazioni sociali, storiche e culturali tipiche di quelle epoche, come in parte di quelle attuali.
Ecco perchè ogni discorso concettuale va contestualizzato ed analizzato in tutti i suoi aspetti.
Ciò non toglie che, sapendo cogliere il lato fruttuoso e positivo della ricerca, da ogni metodologia che sia stata messa in opera con risultati positivi concreti e ripetuti possiamo trarre insegnamenti, che poi ciascuno di noi deve esaminare con sano realismo e saper eventualmente applicare con altrettanto discernimento.
Personalmente non ho mai posto in essere tale metodo con i miei atleti, tuttavia sono altresì convinto che qualunque sistema abbia costituito una tappa importante nella storia dell'allenamento merita di essere studiato, a maggior ragione se, nel nostro piccolo, possiamo farlo grazie al contributo modesto ma generoso ed esauriente di uno scrittore appassionato che ha proficuamente collaborato su questa board virtuale.
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