Vi racconto la mia storia dei miei ultimi mesi non x esser compatito o per sentirmi dire "bravo, sei stato forte", non mi interessa... Ve la racconto perchè spero possa essere utile a qualcuno che si trovi in una situazione simile alla mia. Dunque, sin da bambino sono sempre stato un ragazzo tranquillo, il cosiddetto "bravo ragazzo"... Comportamento esemplare, voti buoni a scuola, ecc. ecc. Mai fumato, nè mai fatto uso di droga (mi son concesso giusto qualche volta un po di alcool, ma giusto per divertirmi una tantum), da 12 anni mi accosto allo sport, prima un po di atletica, poi un po di tennis, poi calcio (è lo sport più popolare!!) poi cambio e mi dedico alla pallavolo (vedo che mi piace, ci metto anima e corpo). Continuo con la pallavolo, lo sport mi permette di realizzarmi. Ma verso gli ultimi anni di liceo scientifico la mi insofferenza verso il mio fisico "secco"(troppo!!) aumenta, quindi decido di accostarmi alla
ghisa e ai pesi... Inizio con degli schemi classici, rinvenuti grazie a qualche amico frequentate delle palestre... Poi decido di fare sul serio e prima
della pratica viene la teoria (che io non avevo...). Mi metto a studiare qualche fondamento di anatomia, la mia ricerca continua su internet, mi imbatto in
bbhomepage... "ma guarda quante cose ci sono in questo forum??!!" (mi dico). Mi iscrivo, leggo, rileggo, scrivo, riscrivo, cambio il mio allenamento,
comincio con i tanto amati piramidali inversi. E tutto va alla grande, prima di iniziare ero 1.77 per 58 kg (!!!), prendo massa, metto su un buon fisico, con
il tempo, la costanza, la dedizione di chi vuol migliorare. Arrivo a pesare 72 kg abbastanza puliti, con addominali in buona evidenza (certo, parlare di
sixpack è azzardato, ma nn ero molto lontano). In tutto ciò continuo con la pallavolo, mi iscrivo all'università, trovo una squadra di serie D, gioco un buon
campionato, nonostante la mia (poca) altezza, mi dedico ad allenamenti per la forza esplosiva e i risultati si vedono. E' un buon momento, è maggio 2007, il
campionato finisce e con esso le lezioni all'università, torno al mio paese per trascorrere tranquillamente l'estate (conscio di aver passato un grande anno,
e non dico solo per lo sport, ma per molti altri fattori positivi). Poi arriva agosto... in genere in questo mese io ed un mio amico organizziamo un torneo
di pallavolo amatoriale nel mio paese, che di solito riscuote un buon successo. Anche quest'anno organizziamo noi (organizzare è una palla, ma alla fine ne
vale la pena...), cerchiamo autorizzazioni, premi, stampiamo volantini, li distribuiamo, il torneo comincia... Squadre favorite: 3, una delle quali è la
nostra! Insomma, voi direte: ma ci stai raccontando la tua vita dell'anno scorso?? e perchè??? Il bello arriva adesso... Gioco nel torneo, arriviamo in
semifinale, 18 agosto 2007. Tutto va più che bene, faccio quello che mi piace, son tranquillo e contento... Ad un certo punto... Comincio ad avere dei
problemi di vista (miope lo son sempre stato, e uso lenti a contatto) Ma questa volta sento che è diverso: comincio a vederci doppio!! esco dal campo, dico
agli altri (e in cuor mio lo speravo) che ho un problema con le lenti a contatto. Vado a casa, cambio le lenti a contatto, ma stesso discorso... vedo ancora
doppio... Metto su gli occhiali... e ancora vedo doppio... comincio seriamente a preoccuparmi... Ne parlo con i miei genitori, prenoto una visita oculistica
(forse la miopia di un occhio è cambiata rispetto all'altro, penso/spero). Arriva il giorno della visita oculistica... Entro nello studio del medico, mi
siedo su quella sedia che tante volte avevo già visto e comincio a leggere le lettere sul tabellone di fronte (come tante altre volte...). Ok... l'oculista
mi dice che la miopia è la stessa di prima e mi controlla meglio la pupilla. Poi mi dice:"Guarda, sembra che non ci siano particolari problemi oculistici.
Fossi in te prenoterei una risonanza magnetica per accertarci che non sia un problema neurologico"... Da lì comincio a preoccuparmi un tantino di più,
intuisco che può esser qualcosa di importante... Ok, c'è poco da fare... prenoto la risonanza magnetica presso una clinica privata, il giorno arriva, parto la mattina con la mia famiglia ed un mio amico per raggiungere la clinica. Mi faccio al risonanza alla testa, dopo un quarto d'ora il tutto finisce, esco
dalla stanza dela risonanza e raggiungo i miei genitori, noto uno strano silenzio. (dentro me mi chiedo se il risultato fosse già uscito...) Ci sediamo su un divanetto lì vicino, sempre nel silenzio, guardo mia madre in volto... E' stravolta... lo capisco e chiedo:"Allora? Vi hanno già fatto sapere qualcosa??" Lei mi dice di no... (ma sapevo che mentiva) Dopo qualche altro momento di silenzio insisto per sapere e allora mio padre mi parla "il risultato è uscito: c'è
una massa" che significa? mi chiedo:"una massa... cos'è? una cisti, un tumore, un ematoma?? espongo i miei quesiti e i miei genitori mi dicono che non si può
sapere nulla da una sola risonanza... ci vogliono altri esami... Vabbè, torniamo a casa in un aria tra il surreale e l'incubo. Mi sento stremato... vado a
riposare non appena arrivati, senza pensare a nulla... MI risveglio 2 ore più tardi, trovo mia madre e mio padre che mi dicono "metti qualcosa in valigia,
andiamo in ospedale a fare degli esami per qualche giorno... (in realtà sapevo che la verità era un'altra). Così mi metto a preparare la valigia, capisco che
non c'è altro da fare... Partiamo, dopo qualche ora di viaggio arriviamo in ospedale... Mi ricoverano, già dal giorno dopo cominciano alcuni esami (esami del sangue, ECG,...) ed io nel frattempo mi ostinavo a chiedere il perchè di tutto ciò... (vi ho già detto, in realtà mi sentivo che c'era un problema, ma volevo sentirmelo dire dagli altri). Passa qualche giorno... Continuano a dire che c'è una massa... (non ho mai sentito un termine più indefinito!!!) va bene, la massa è da esportare, non si può sapere cosa è, ma bisogna levarla via... Continuo a vedere doppio... chiedo il perchè di ciò, finalmente comincia ad
arrivarmi qualche risposta concreta: questa "massa" si è sviluppata nel ventricolo cerebrale destro e comprime il nervo ottico (e ciò porta a diplopia). Ok, arriva il giorno dell'intervento. Mi viene detto che è un intervento difficile e lungo ma non ho paura, ho fiducia nel primario che mi opera. Vengo svegliato
alle 7:00 per essere portato in sala operatoria... Sono calmo, tranquillo, come al solito... Faccio conoscenza e parlo con gli infermieri della sala operatoria prima dell'intervento. Poi arriva il momento, mi preparano, mi attaccano gli elettrodi x l'elettrocardiogramma. Mi mettono il tubo per l'anestesia sul petto ed aprono la valvola... Un medico mi dice :"ora respira forte" (ed io che mi aspettavo dicesse "conta fino a 10" tipo film!! ). Ok, dopo ciò mi addormento, nn ricordo + nulla... L'intervento dura dalle 8:00 alle 18:00, e pensare che io non ero mai stato operato in vita mia... Dopo l'intervento vengo portato in sala di rianimazione (me l'avevano già detto), serve per controllare che le condizioni non precipitino, è normale dopo interventi complicati. Resto lì qualche giorno, resto in uno stato di dormi-veglia (per l'anestesia molto potente) ho solo alcuni ricordi a tratti... quando comincio a svegliarmi mi portano a fare una tac di controllo, non sono ancora del tutto cosciente... Ma capisco che c'è qualcosa che non va... Sento le voci dei medici, anche se non le focalizzo bene, poi ad un certo punto focalizzo delle parole:"devi essere operato di nuovo, ci serve una firma per la responsabilità" riesco a firmare, capisco che la situazione non è delle migliori ma è inevitabile. Così mi arrendo all'idea di essere operato una seconda volta a 6 giorni dal primo (difficile) intervento. Vengo operato di sera, l'intervento inzia alle 20:00. No ricordo granchè, ero ancora intontito dalla precedente anestesia. Comunque l'intervento finisce alle 0:00, 5 ore... Mi risveglio dopo qualche ora(prima del previsto), abbastanza lucido e cosciente, non vedo più doppio, ragiono, leggo tranquillamente, non provo dolore, insomma, l'intervento è stato un successo... A parte che... Non riesco a muovere la parte sinistra del mio corpo!! Neanche un muscolo... Il fatto mi preoccupa, chiedo il motivo, mi dicono che è causa delle complicazioni avvenute dopo il primo intervento... Rimossa la "massa" (per capire di cosa si tratta bisogna aspettare l'esame istologico) nel posto liberato da essa si è creato un edema epidurale (praticamente una "palla di sangue" pericolosa x il mio cervello), rimosso poi con il 2° intervento... Cmq a quel punto non riuscivo a muovere nulla della parte sinistra del mio corpo (questo perchè ero stato operato nel ventricolo cerebrale "destro"). Mi viene detto che avrei recuperato, ma che ci sarebbe voluto tempo e tanta fisioterapia... "qaunto tempo?" chiedo. "Non si può dire con certezza, ma all'incirca 6 mesi" mi dicono. Voi provate a pensare che avendo tutta la parte sinistra immobilizzata, non si può far molto, non si può camminare perchè la gamba sinistra non risponde, si è costretti a stare in un letto... Ed io, da sempre abituato a fare sport 6 giorni su 7, ne soffrivo moltissimo, non lo sopportavo... Dopo qualche giorno arriva il responso dell'esame istologico... Si trattava di un tumore, si, ma per fortuna benigno (dicesi di "neurocitoma centrale"). Diciamo che almeno per questo è andata bene, non mi toccano chemio, radio o terapie varie. Dopo una settimana comincia la fisioterapia neuromotoria. Non immaginate quanto sia brutto vedere te stesso che ordini alla tua mano di muoversi ed essa resta immobile... Per non parlare della gamba... Comunque i progressi cominciano a farsi vedere, grazie alla mia giovane età e al fatto di avere un fisico atletico. Miglioro costantemente e velocemente (dentro me non sopportavo l'idea di stare 6 mesi in un letto, quindi dovevo darmi da fare!!!), comincio a muovere con disinvoltura tutto il braccio, poi la spalla, poi la gamba e il piede ed infine ricomincio a camminare, all'inizio con supporto, ma poi senza!! Insomma, ricomincio a vedere la luce, e questo dopo 20 giorni dall'intervento (mi avevano detto 6 mesi...). Continuo con la fisioterapia, ricomincio a rinforzare la parte sinistra, un po atrofizzata dalla paralisi. Un unico pensiero... tornare quello di prima il più presto possibile... Tornare a giocare a pallavolo, a sollevare i miei 140 kg di squat... tornare a vivere!! A ottobre Vengo trasferito in un'altra clinica di riabilitazione, ok, ora cammino, ma a me non basta, io sono un atleta, devo esser in grado di correre, saltare, scattare e sollevare tanto peso. Quindi la via non è finita. Faccio esercizi 4 o 5 ore al giorno, intorno a me tantissimi ragazzi paraplegici o tetraplegici fermi sulle loro sedie a rotelle (e penso... "c'è di peggio"non mi è andata poi tanto male...). Continuo a fare progressi, comincio a riacquistare la mia elasticità, la mia forza. Passano 2 mesi, agli inizi di dicembre torno a casa, ho finito la riabilitazione!!! Certo, ci vuole ancora un po prima di tornare quello dell'anno scorso, ma sono vicino!! Ricomincio ad allenarmi a pallavolo, certo, non salto più in alto come prima, ma la classe c'è!! OK, decido che è l'ora di tornare all'università... Ci torno, vado per due settimane, ma avverto dei problemi di equilibrio e forza inerenti la parte sinistra del mio corpo... Decido di fare una visita di controllo. Questo il 18 febbraio, torno all'ospedale dove ero stato operato già 2 volte, mi riaccolgono tra loro, faccio la visita, esce che c'è un problema... ("un altro... che palle" penso). Si tratta di "idrocefalo": praticamente il cervello x restare umido e x "pulirsi" usa un liquido chiamato "liquor" che viene smaltito da una vena che lo porta alla vescica urinaria. A me questa vena si era ostruita, quindi il liquor non veniva più smaltito ma restava nella mia testa, facendomi rischiare il coma. Risultato: necessità di un altro (piccolo) intervento. Vabbè... "la sfiga si è accanita su di me" (il mio pensiero), abbiamo fatto 30... facciamo 31... Il giorno dopo vengo operato d'urgenza... l'intervento dura 2 ore, io mi sveglio dopo 2 ore e 10 minuti... Tutto ok anche questa volta, una settimana in ospedale e poi a casa (la rottura più grande è stata aspettare che i capelli mi ricrescessero). Ora dopo questo altro piccolo rallentamento (sperando che sia l'ultimo!!) sto di nuovo ricominciando. Per i pesi mi toccherà aspettare settembre(non sapete quanto fremo!!!)... ma x fortuna fin'ora sono riuscito a mantenere un buon fisico grazie alla pallavolo, ad una dieta attenta e a qualche serie di piegamenti (meglio di niente...) Tutt'oggi miglioro costantemente e sono vicino ad essere quello che ero l'anno scorso. Non desidero altro, anzi, voglio migliorare ancora!!!
Grazie a chi arriverà a leggere fin qui, e a tutti dico FORZA!! Non arrendetevi mai nella vita!!! Sempre guardare in avanti, S E M P R E