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Il Tour de France funestato da squalifiche, abbandoni, rinunce per il doping ha scatenato fiumi di discussioni sui giornali e su Internet. La denuncia di Hulk Hogan sull’uso degli steroidi nel Wrestling fa si che l’incendio per autocombustione inizi a bruciare anche al Polo Nord.

Flames di tutti i tipi, perciò questo articolo non è che aggiungerà nulla a quello che è già stato detto. Cioè tutto.
Cazzate tipo "legalizziamo il doping" o "ne ammazza più il fumo che il doping", oramai non mi fanno nè caldo nè freddo, dato che il tempo che ci vuole a smontarle è uno standard, circa 3 minuti poichè le contromosse elettroniche sono oramai banali.

Mi concentro invece sull’atteggiamento della serie "io quelli che si dopano li metterei al muro" o similari. E’ una posizione che non condivido in sede di analisi del problema, perchè porta ad una serie di limitazioni. Un fenomeno che coinvolge decine di migliaia di persone se non di più (questi sono i volumi, deducibili dal consumo dei farmaci) non può essere liquidato in questo modo. Come sempre, le cose sono complesse. E lo sono proprio perchè il "movimento" è dato dalla interazione di un numero enorme di persone.

Il titolo è volutamente provocatorio, potrò mai io dare delle indicazioni dove altri ben più intelligenti di me hanno fallito? Ma mi serve per essere indicizzato sui motori di ricerca, perciò lo lascio. In più, parlerò solo del doping "estetico", e non di quello "prestazionale". Questo perchè sebbene ci siano punti in comune, sostanzialmente ci sono delle differenze.


Noto che molti che parlano di doping sono "polarizzati", cioè trattano l’argomento come se tutti fossero come loro, stessi obbiettivi, stessi valori. Che poi sono: essere più forti, più grossi. Ma… non è così. L’analisi di un fenomeno sociale deve essere asettica, senza giudizi morali. Perchè questo è fuorviante.

Non possiamo pensare che tutti quelli che si dopano vogliano essere Coleman, vogliano essere fortissimi, squartati al 5%, enormi, con problemi di personalità, dediti a cicli su cicli che poi li porteranno alla morte. Questa è una minima percentuale di un fenomeno in espansione. Se non fosse così, vedremmo aumentare il numero dei "grossi" e diminuire lo spazio per la strada.

Dovrebbero aumentare il numero di morti per steroidi, ma in maniera massiva. Ma non è così. La morte per steroidi fa impressione all’interno del nostro ambiente, ma all’esterno è solo una notizia che passa.

Ok, nel wrestling sono morti 100 persone da non mi ricordo quanti anni a questa parte. Dall’inizio dell’anno sono morte 1200 persone di morti bianche. Dire che il "doping" è un problema sociale perchè "muoiono sempre più persone" non è la strategia giusta, perchè i numeri smentiscono la parola "sociale". Il doping è un problema sociale per altri motivi, e la morte è solo uno degli aspetti.


Il doping è in ascesa, e si diffonde ad età sempre più basse. Cerchiamo di capire che quando accade questo, vale per il doping la legge della domanda e dell’offerta. Come per la prostituzione, il turismo sessuale, la pornografia, la droga, l’alcool. Domanda, offerta. Leggi di mercatoC’è una richiesta. Ma… quale?

Di essere giganteschi non frega niente a nessuno se non allo zoccolo duro hardcore no pain no gain.
La Società odierna pone una pressione notevole sull’apparire in un certo modo. Apparire, e apparire il più velocemente possibile. In Italia il prototipo è il fisico asciutto, addominali scolpiti, masse muscolari visibili e tornite ma non enormi, lampadato. Il classico tronista della De Filippi o il partecipante al Grande Fratello.

Questi non vogliono essere enormi, ma… "tirati". Spogliarellisti, cubisti, PR, tutta gente che vuole essere "figa" è "in", palestrata ma "giusta". Uno gigantesco in giacca o con l’abitino firmato sembra un obeso, no no, il six pack si, i trapezi che sembrano quelli clonati da Hulk, no.

Perciò, non serve essere grossi. C’è una richiesta nuova. Il mercato, voilà, fornisce il tutto. Anoressizzanti, dimagranti, diuretici, termogeni, tiroidei. Oltre al classico cocktail di steroidi etc. Il doping si specializza. E si diffonde, si mescola ad altri fenomeni estetici quali l’uso del botox o delle diete estreme.

Chi pensa che il doping sia dato dall’uso delle bombe per essere grosso, vede un pezzo del tutto. Un pezzo importante, ma non il tutto.
Seguitemi ora in questo discorso, sperando di riuscire ad essere comprensibile. Aumenta il numero delle persone che vogliono essere in forma per l’estate, per un certo periodo, per un evento. Gente che non prenderà tonnellate di steroidi orali tossici, ma che si farà un cicletto per tirarsi gli addominali per l’estate, per trombare un po’ di più al mare con 3-4Kg in più di massa, per essere più sicuro ed accettato nel gruppo di amici, un ciclo leggero per gonfiare un po’, unito ad un ciclo di definizione per tirarsi. Gente che prova una primavera, se gli va bene riproverà la primavera dopo. Per questo il mercato si allarga.

Gli utenti "fissi" crescono molto lentamente, mentre quelli estemporanei, casuali, aciclici, o ciclici di periodo lungo crescono molto più velocemente.
Del resto, chi si impasticca in discoteca non è un tossico eroinomane, e il mercato non è in crescita perchè aumentano coloro che sono dipendenti dalle droghe, ma "quelli del sabato sera". MI raccomando: quello che denuncio è una situazione peggiorativa rispetto al passato, non migliorativa. Socialmente, 100 tossicodipendenti senza recupero sono meno dannosi che 1000 impasticcati della domenica, è crudele, cinico, ma di fatto le cose stanno così.

Il mercato si adatta e segue le domande dei clienti, perchè di questo si tratta: "sì ma io voglio qualcosa di leggero, per essere più tirato, mica voglio essere enorme, solo un po’ meno grasso e più muscoloso, come Tizio (metteteci quello che vi pare)". E poi: "che non faccia male eh…".


Sfuma perciò la percezione della pericolosità, del danno, delle conseguenze. La percezione "morale" di "sbaglio" viene annacquata, specialmente in un paese come il nostro dove tutti i "reati" vengono di fatto derubricati da qualche giustificazione. In questo il doping è identico al problema dell’alcool e del fumo. Si dice che il doping non faccia male. O che non faccia male come le sigarette o l’alcool. C’è del vero in questa affermazione, ed è per questo che il doping è terribile.

Ora: i modi per dire che il doping faccia male sono due. Il primo è in maniera deduttiva, studiando gli effetti delle sostanze. In questo caso l’affermazione è vera in senso assoluto. Il secondo è monitorizzandone gli effetti sulla popolazione. Se però nessuno denuncia effetti negativi, di fatto è come se non facesse male. L’effetto di queste due situazioni è perverso, un loop.

La classe medica si è oltremodo s*******ta sul doping, prima negandone gli effetti prestativi e muscolari, poi esagerando in modo abnorme gli effetti negativi. Di fatto, il numero di morti, cioè una registrazione ufficiale, è basso. I culturisti sono sempre sul palco, sempre più enormi (sempre diversi, ma questo non viene notato). Checchè i dottori dicano, non vengono creduti. Non è facendo appello a tumori, testicoli atrofizzati o quant’altro che il doping cesserà. Idem non vengono creduti i politici, le forze dell’ordine, la "legge". Perchè di fatto non finisce nessuno in galera, nel paese dove chi ubriaco uccide famiglie intere non ha nemmeno il ritiro della patente.