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Discussione: Sconfiggere il doping

  1. #16
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    complimenti ottimo natural! scusa paolo se vado un pò OT ma non si è più saputo nulla da bbhomepage sulla sezione doping?

  2. #17
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    vado anch'io OT solo per dire che nelle discussioni in cui si parla di doping bisogna andarci con i piedi di piombo,mi rivolgo soprattutto ai più grandi i quali in un modo o nell'altro hanno un importante influenza su molti lettori di questo forum soprattutto sui ragazzini di 18-19 anni.
    non voglio fare in alcun modo polemica però quando qualcuno afferma che il testosterone nn si associa a sterilità dovrebbe prima informarsi meglio, e questo vale per tutte le questioni riguardandi un capitolo molto triste come quello del doping.

  3. #18
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    Allora. Innanzi tutto COMPLIMENTI VIVISSIMI. Un fisico del genere sarebbe già ammirevole se ottenuto con qualche "aiutino", ma se davvero è 100% Natural, è ancora più degno di plauso, anzi è semplicemente eccezionale. Unici difettucci le gambe leggermente indietro e poi i polpacci e i deltoidi posteriori carenti.
    C'è una cosa che non mi torna. Come diavolo è possibile che quest'atleta sia HP-5?!?!? Cioè, è PIU' grosso di alcuni HP0!!! Io di culturisti che sembravano grossi il doppio di quanto pesavano ne ho visti parecchi, ma questo sembra grosso il triplo. Quelle non sono "luci" o "tiraggio" o "mallo": quella è MASSA!!! Le braccia fanno paura. Sarei curioso di sapere la circonferenza. E la circonferenza della coscia? No perchè davvero, o le gambe sono davvero minuscole (in foto così è difficile dirlo, potrebbe essere l'angolazione), o non mi spiego proprio l'HP-5. E' IMPOSSIBILE che pesi così poco.

    Spero che tu voglia rispondermi, Paolo, perchè davvero la questione mi interessa. Vieni anche in "Allenamento" a commentare un mio articolo.

  4. #19
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    Ciao Metal!

    Per le tue domande dovresti chiedere proprio a Ennio, dato che, fra l'altro, è una persona che... esiste ah ah ah ed è anche molto disponibile.

    Come carichi ha 140 di panca, 160 di squat (che è la cosa più carente) e 200 di stacco. Anche in questo caso, dei buoni carichi che gli permettono di sfruttare a pieno i classici schemi del bodybuilding. Ennio è uno dei pochi che a mio avviso può permettersi di dire "il peso è un mezzo e non un fine".

    Passo e leggo il resto!

  5. #20
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    Ho capito, al massimo lo contatto via PM. Grazie! ;-)

  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio

    Quanto descritto, porta a questo ragionamento: "vabbè… farà anche male, ma se quelli lì sul palco sono ancora vivi e sono pieni fino agli occhi, io che prenderò di meno, che male potrò farmi?". Il culturismo a livello dei pro è la scintilla che innesca il tutto: se gli enormi sono vivi, i normali saranno vivi e anche sani. --------- Gli enormi non sono un riferimento di come vorrei essere, ma del livello a cui posso prendere sopravvivendo. Poco importa se ne muore qualcuno. Quello, ha esagerato nell’ambito degli esagerati. Ce ne sono altri 100 che stanno facendo bene e sono comunque esagerati.

    .
    è esattamente quello che penso io!

    non so come questo articolo mi fosse sfuggito fino ad oggi, ringrazio molto paolo, come al solito ha centrato in pieno il bersaglio tuttavia.....

    .....tuttavia, mi ha fatto illudere che avrei trovato argomenti chiari ed incontroversibili, ma non è stato così. io faccio parte di quegli indecisi cui l'articolo è principalmente rivolto....

    cioè, ha parlato di acne, peli, sudorazione etc. tutte cose che non vedo dei miei conoscenti dopati. cioè uno solo ha la schiena piena di foruncoli, ma uno su 10 circa. e magari l'avrebbe avuta lo stesso no?

    non si possono trovare fonti, ricerche, articoli che diano delle statistiche, chessò dei numeri?

    io vorrei fare un ciclo di qualcosa in prossimità dell'estate, per essere più figo, come dice lui. quali prodotti mi verranno presumibilmente consigliati? per quale periodo? che rischi corro?

  7. #22
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    Paolo, i complimenti sono scontati per l'articolo e ti leggo sempre su Olympian's.
    Ennio lo conosco e posso confermare quanto tu hai scritto, anche se la mano sul fuoco in questo sport non la metterei nemmeno su di me figurarsi sugli altri...

    @Una tiratina d'orecchi affettuosa: rispetterei di più i dottori e li ascolterei di più, ne sanno parecchio più di me e di altri sulle problematiche legate al doping, non generalizzerei il discorso come dal tuo articolo vuoi far apparire.
    Scusami la piccola critice.
    P.S-Bè, la domanda ora che ti faccio è: tu come sconfiggersti il doping?
    Secondo me il doping batterà 6/0 6/0 sempre l'antidoping.

  8. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da bassofondo Visualizza Messaggio

    io vorrei fare un ciclo di qualcosa in prossimità dell'estate, per essere più figo, come dice lui. quali prodotti mi verranno presumibilmente consigliati? per quale periodo? che rischi corro?
    se continui con queste domande il ban sicuramente...

  9. #24
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    Impazzito... bassofondo, hai bevuto?

  10. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da Lukeheath Visualizza Messaggio
    tu come sconfiggersti il doping?
    Secondo me il doping batterà 6/0 6/0 sempre l'antidoping.
    Ma certo, è così: il doping non si può sconfiggere. Perchè fa parte della natura umana. E' un problema talmente complesso con così tante sfaccettature, che è impossibile da risolvere. Come le guerre, la fame e così via.

    Però, personalmente, io ho la ferma convinzione che quando i problemi sono così immensi da sovrastarci, la soluzione sia estremamente semplice.

    Perchè il problema è abnorme per una risoluzione collettiva, mentre è crudelmente banale per una risoluzione personale. La scelta ultima, è del singolo. E' tua e di bassofondo. Nessuno è costretto a fare niente che non vuole, se lo fa, è una sua scelta. Non stiamo parlando di prostituirsi per la miseria, nè di uccidere o non essere uccisi. Stiamo parlando di un contesto in cui l'azione finale è determinata da una scelta personale.

    Perciò, è semplice. Scegli. Si o no. E te ne assumi la responsabilità. Nel 2009 non ci sono più scuse.

    Ragazzini di 15 anni maneggiano tecnologia, si scambiano informazioni, sono a contatto con problemi che io 25 anni fa non mi sarei immaginato nei miei peggiori incubi o nei più estatici sogni.

    Se questi si fanno male perchè bevono troppo e poi schiacciano l'acceleratore di macchine che possono guidare per legge... cazz.i loro. Avrebbero tutti i mezzi per compredere perchè è "male".

    Per il doping è la stessa cosa. Si deve puntare sulla responsabilità del singolo.

    Citazione Originariamente Scritto da bassofondo Visualizza Messaggio
    io vorrei fare un ciclo di qualcosa in prossimità dell'estate, per essere più figo, come dice lui. quali prodotti mi verranno presumibilmente consigliati? per quale periodo? che rischi corro?

    Vedi bassofondo, tu stai sbagliando. Stai analizzando i particolari senza vedere il contesto generale.

    Doparsi, fa male. Punto. Non è un giudizio morale, ma tattico. Stai assimilando il problema con la premessa che esista un modo corretto di doparsi. Un modo corretto che permetta di ottenere risultati minimizzando i rischi, non come chi sbaglia e si becca i sides.

    La premessa è però sbagliata. Perchè il modo corretto di prendere le medicine è dedotto da screening su campioni immensi su tempi enormi e qui manca tutto questo.

    Se un solo tuo amico ha un po' di acne su 10, devi ragionare in grande. Significa il 10% del campione.
    Immagina che l'acne sia l'effetto collaterale dell'aspirina. Quanta gente in Italia prende aspirine, esagera con le aspirine, si ingozza di aspirine? Diciamo... 30 milioni di persone? Ma si, ragionevole...

    Il 10% di 30 milioni è 3 milioni: 3 milioni di persone sperimenterebbero acne. Capito? 3-milioni-di-persone. Questo è il risultato che si deduce dai TUOI dati, non che "solo uno su 10, il rischio è accettabile".

    E' questo tipo di ragionamenti che te lo mette nel cu.lo: la percezione errata del rischio.

    Devi anche capire che il problema non saranno gli effetti collaterali, ma proprio la loro assenza. Immagina che tu con questo ciclo diventi Brad Pitt versione HP+15 al 5% di grasso corporeo, zero effetti collaterali.

    Ma... quando smetti? Ahia ahia ahia... torni quello di prima. Lo accetteresti? E tutti quei complimenti, quelle occhiate (perchè le donne vogliono uno che le capisca, uno che le faccia stare bene, uno con un progetto bla bla bla, ma una tromba.tina con uno con il fisico mica la disdegnano eh...) e le pacche sulle spalle degli amici e....

    ... e hai creato una bella dipendenza. E sei fottuto. Esagero? Mah... discutendo con quelli che prendono queste cose, alla fine la dipendenza dal proprio corpo viene sempre fuori!

    Tutti noi qua dentro siamo dei drogati da attività fisica, squilibrati alla ricerca di un fisico che non abbiamo, insoddisfatti di quello che è il nostro corpo.

    L'insoddisfazione è la spinta propulsiva più potente che l'uomo ha, più dell'odio, più dell'amore. E a differenza di odio o amore, è neutra. Tutte le persone, famose o meno, che ottengono, costruiscono, innovano, cambiano il mondo nel piccolo o nel grande sono insoddisfatte: l'insoddisfazione crea una instabilità che a sua volta deve essere compensata con un nuovo equilibrio, che si ottiene con il raggiungimento dello scopo per cui si è insoddisfatti.

    Senza insoddisfazione non ci sarebbe progresso in tutto il mondo. Il problema è quando questa insoddisfazione ti fa prendere la mano.

    Non c'è nulla di male nell'essere insoddisfatti del proprio corpo, se questo ti porta ad impegnarti a migliorarlo entro i suoi limiti, attraverso un processo in cui tu li capisci, i tuoi limiti, li interiorizzi e ti conosci sempre meglio. Ti porrai obbiettivi sfidanti e non sogni irrealizzabili.

    L'insoddisfazione diventa grave se tu per ottenere il corpo che vuoi inizi a considerare alimentazione e allenamento come centrali nella tua vita. Diventa patologica se vuoi alterare il tuo corpo ficcandogli dentro sostanze che altrimenti non potresti produrre.

    L'errore è considerare il doping come immorale ed altri comportamenti che hanno la stessa radice... invece no. Che differenza c'è fra uno che non esce la sera con gli amici perchè vanno in pizzeria e lui è in definizione, con uno che si inietta del testo? Nessuna se ci pensi.

    Ciò che è pericoloso, ma per te, mica per me... è che tu sia disposto a giocare a questo gioco.

    Finisco con questo.

    Immagina, cercando di "sentire" le sensazioni, di provarle veramente, questa situazione.
    Ti chiedono di partecipare ad una roulette russa, tamburo da 10 colpi, solo uno è carico. Una roulette non mortale: se perdi, ti salta per aria un braccio fino a metà omero, se vinci hai a disposizione 100 milioni di euro cash, esci con un tir piena di banconote.

    Un braccio, 100 milioni di euro, un colpo su dieci. Giochi o no?

    Adesso, invece, immagina la stessa situazione, però non partecipi tu, ma tua figlia di 10 anni.

    Adesso, giochi o no?

    Uno a dieci, come per i tuoi amici.

  11. #26
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    Ciao Paolo, verissimo quello che dici che è una scelta personale, però secondo te non è anche la società che ti spinge a fare certe cose per essere "accettato"?
    Oppure nello sport professionistico se si vuole portare a casa un piato caldo è obbligatorio farlo se vuoi vivere, nel ciclismo (come in quasi tutti gli sport) se vuoi stare in gruppo e guadagnarti da vivere "DEVI" farlo, se no sei fuori e in mezzo alla strada.
    Non è sempre una scelta esclusivamente personale.
    Scusami le osservazioni, ma sono sicuro che le apprezzi anche se non sei d'accordo.

  12. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
    Ma certo, è così: il doping non si può sconfiggere. Perchè fa parte della natura umana. E' un problema talmente complesso con così tante sfaccettature, che è impossibile da risolvere. Come le guerre, la fame e così via.

    Però, personalmente, io ho la ferma convinzione che quando i problemi sono così immensi da sovrastarci, la soluzione sia estremamente semplice.

    Perchè il problema è abnorme per una risoluzione collettiva, mentre è crudelmente banale per una risoluzione personale. La scelta ultima, è del singolo. E' tua e di bassofondo. Nessuno è costretto a fare niente che non vuole, se lo fa, è una sua scelta. Non stiamo parlando di prostituirsi per la miseria, nè di uccidere o non essere uccisi. Stiamo parlando di un contesto in cui l'azione finale è determinata da una scelta personale.

    Perciò, è semplice. Scegli. Si o no. E te ne assumi la responsabilità. Nel 2009 non ci sono più scuse.

    Ragazzini di 15 anni maneggiano tecnologia, si scambiano informazioni, sono a contatto con problemi che io 25 anni fa non mi sarei immaginato nei miei peggiori incubi o nei più estatici sogni.

    Se questi si fanno male perchè bevono troppo e poi schiacciano l'acceleratore di macchine che possono guidare per legge... cazz.i loro. Avrebbero tutti i mezzi per compredere perchè è "male".

    Per il doping è la stessa cosa. Si deve puntare sulla responsabilità del singolo.




    Vedi bassofondo, tu stai sbagliando. Stai analizzando i particolari senza vedere il contesto generale.

    Doparsi, fa male. Punto. Non è un giudizio morale, ma tattico. Stai assimilando il problema con la premessa che esista un modo corretto di doparsi. Un modo corretto che permetta di ottenere risultati minimizzando i rischi, non come chi sbaglia e si becca i sides.

    La premessa è però sbagliata. Perchè il modo corretto di prendere le medicine è dedotto da screening su campioni immensi su tempi enormi e qui manca tutto questo.

    Se un solo tuo amico ha un po' di acne su 10, devi ragionare in grande. Significa il 10% del campione.
    Immagina che l'acne sia l'effetto collaterale dell'aspirina. Quanta gente in Italia prende aspirine, esagera con le aspirine, si ingozza di aspirine? Diciamo... 30 milioni di persone? Ma si, ragionevole...

    Il 10% di 30 milioni è 3 milioni: 3 milioni di persone sperimenterebbero acne. Capito? 3-milioni-di-persone. Questo è il risultato che si deduce dai TUOI dati, non che "solo uno su 10, il rischio è accettabile".

    E' questo tipo di ragionamenti che te lo mette nel cu.lo: la percezione errata del rischio.

    Devi anche capire che il problema non saranno gli effetti collaterali, ma proprio la loro assenza. Immagina che tu con questo ciclo diventi Brad Pitt versione HP+15 al 5% di grasso corporeo, zero effetti collaterali.

    Ma... quando smetti? Ahia ahia ahia... torni quello di prima. Lo accetteresti? E tutti quei complimenti, quelle occhiate (perchè le donne vogliono uno che le capisca, uno che le faccia stare bene, uno con un progetto bla bla bla, ma una tromba.tina con uno con il fisico mica la disdegnano eh...) e le pacche sulle spalle degli amici e....

    ... e hai creato una bella dipendenza. E sei fottuto. Esagero? Mah... discutendo con quelli che prendono queste cose, alla fine la dipendenza dal proprio corpo viene sempre fuori!

    Tutti noi qua dentro siamo dei drogati da attività fisica, squilibrati alla ricerca di un fisico che non abbiamo, insoddisfatti di quello che è il nostro corpo.

    L'insoddisfazione è la spinta propulsiva più potente che l'uomo ha, più dell'odio, più dell'amore. E a differenza di odio o amore, è neutra. Tutte le persone, famose o meno, che ottengono, costruiscono, innovano, cambiano il mondo nel piccolo o nel grande sono insoddisfatte: l'insoddisfazione crea una instabilità che a sua volta deve essere compensata con un nuovo equilibrio, che si ottiene con il raggiungimento dello scopo per cui si è insoddisfatti.

    Senza insoddisfazione non ci sarebbe progresso in tutto il mondo. Il problema è quando questa insoddisfazione ti fa prendere la mano.

    Non c'è nulla di male nell'essere insoddisfatti del proprio corpo, se questo ti porta ad impegnarti a migliorarlo entro i suoi limiti, attraverso un processo in cui tu li capisci, i tuoi limiti, li interiorizzi e ti conosci sempre meglio. Ti porrai obbiettivi sfidanti e non sogni irrealizzabili.

    L'insoddisfazione diventa grave se tu per ottenere il corpo che vuoi inizi a considerare alimentazione e allenamento come centrali nella tua vita. Diventa patologica se vuoi alterare il tuo corpo ficcandogli dentro sostanze che altrimenti non potresti produrre.

    L'errore è considerare il doping come immorale ed altri comportamenti che hanno la stessa radice... invece no. Che differenza c'è fra uno che non esce la sera con gli amici perchè vanno in pizzeria e lui è in definizione, con uno che si inietta del testo? Nessuna se ci pensi.

    Ciò che è pericoloso, ma per te, mica per me... è che tu sia disposto a giocare a questo gioco.

    Finisco con questo.

    Immagina, cercando di "sentire" le sensazioni, di provarle veramente, questa situazione.
    Ti chiedono di partecipare ad una roulette russa, tamburo da 10 colpi, solo uno è carico. Una roulette non mortale: se perdi, ti salta per aria un braccio fino a metà omero, se vinci hai a disposizione 100 milioni di euro cash, esci con un tir piena di banconote.

    Un braccio, 100 milioni di euro, un colpo su dieci. Giochi o no?

    Adesso, invece, immagina la stessa situazione, però non partecipi tu, ma tua figlia di 10 anni.

    Adesso, giochi o no?

    Uno a dieci, come per i tuoi amici.
    grazie paolo, sei veramente molto gentile a dedicarmi tante parole, io sinceramente non so se farei lo stesso, devo ammetterlo, quindi grazie, grazie e grazie.

    io però continuo a non capacitarmi, devo cercare quante più notizie possibile sui rischi vari.

    10% di beccarmi l'acne, non mi spaventa al punto da farmi astenere.

    figli non ne ho.

    mettere al centro della mia vita allenamento ma sopratutto alimentazione è un sacrificio che non sarò mai in grado di sostenere, purtroppo.

    sulla dipendenza e sugli eventuali danni collaterali....bè io fumo. sul pacchetto di sigarette c'è scritto IL FUMO PROVOCA IL CANCRO, ed io fumo lo stesso, quindi se proprio devo (e dovrei, ostreca se dovrei!) prendermi a martellate sulle p°°e sarebbe innanzitutto per il fatto di fumare.

    ti sarei infinitamente grato se mi potessi girare qualche link che mi sia utile ad informarmi il più possibile, da me su google ho trovato poco.

    sono in cerca di info e parto senza alcun preconcetto pro o contro il doping.

    grazie ancora e complimenti.

    ps a chi mi da del bevuto o mi ammonisce su eventuali ban..... mando un grosso bacione sulla bocca.... SMACH

  13. #28
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    per gli studi nn ce ne sn molti essendo illegale ed essendo oggettivamente difficile fare studi a lungo termine su queste cose, cmq prova a cercare su pubmed

    calcola xò, che a prescindere dagli effetti collaterali, assumendo qualunque sostanza esogenamente il tuo corpo in risposta sarà portato a produrne di meno (per cercare di riequilibrare la situazione), quindi se poi smetti facile che perdi i risultati e anche di più.
    il principio è lo stesso delle droghe per i tossici: dopo qualche ciclo rischi d'andarci sotto

  14. #29
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    Io ti rispondo volentieri, perchè sono molto preparato ah ah ah, mica in cicli e tricicli, solo che oramai, ne abbiamo viste tante.

    Non voglio offenderti, nè farti la predica. Quella la riservo solo a mia figlia

    Citazione Originariamente Scritto da bassofondo Visualizza Messaggio

    1) io però continuo a non capacitarmi, devo cercare quante più notizie possibile sui rischi vari.

    2) 10% di beccarmi l'acne, non mi spaventa al punto da farmi astenere.

    3) figli non ne ho.

    4) mettere al centro della mia vita allenamento ma sopratutto alimentazione è un sacrificio che non sarò mai in grado di sostenere, purtroppo.

    5) sulla dipendenza e sugli eventuali danni collaterali....bè io fumo. sul pacchetto di sigarette c'è scritto IL FUMO PROVOCA IL CANCRO, ed io fumo lo stesso, quindi se proprio devo (e dovrei, ostreca se dovrei!) prendermi a martellate sulle p°°e sarebbe innanzitutto per il fatto di fumare.

    6) ti sarei infinitamente grato se mi potessi girare qualche link che mi sia utile ad informarmi il più possibile, da me su google ho trovato poco.
    Il punto è che tu hai già scelto: non sei neutro, ma polarizzato. Non ti poni più il problema del "se", ma del "come". Fondamentalmente, tu pensi che sia possibile un uso "sicuro", perciò la tua ricerca di sarà analogamente polarizzata: ti basterà UN solo studio che dimostra che certi dosaggi non fanno male e scarterai tutti gli altri.

    Ti posto un paio di cose che scrissi sul blog. Leggile e fammi sapere!
    Ultima modifica di IronPaolo; 13-12-2009 alle 01:17 AM

  15. #30
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    venerdì, dicembre 26, 2008
    Di IronPaolo


    Ho avuto modo di vedere questo film-documentario che tanto scalpore ha suscitato nel nostro piccolo ambiente. Il film è incredibile, pazzesco. Non polemico, non rissoso, non moralizzatore, ma cinico. E… sì, triste. Quello che posso dire è di aver provato una enorme sensazione di squallore, e di tristezza per questo squallore. Fantastico.

    Invito tutti a guardare il film e a non fidarsi di quello che scrivo. Perché per quanto mi possa sforzare di essere obbiettivo, ognuno “vede” le cose filtrandole attraverso il proprio vissuto. Nessuno storico è veramente imparziale, la cronaca non esiste e gli eventi raccontati sono sempre, seppur in minima parte, interpretati da chi li racconta.

    Quello che scriverò sono mie considerazioni su quello che a me ha colpito. A me. Non a voi. Perciò… fatevi la vostra copia di backup e guardatelo.

    Sociocazzate

    Il film è per una platea americana, non europea né tanto meno italiana. Dovete tenere a mente sempre questo, e fare lo sforzo di calarvi nella realtà di questo strano paese che è l’America. Non potete, cioè, scindere il film dall’ambiente che racconta, né fare paragoni, perciò è necessaria una analisi “sociologica” del Fenomeno America.

    Ovviamente, io non sono titolato per farlo, e vi fornisco la mia personale visione, le mie sociocazzate. Poiché sembrerà che sono anti-americano, premetto questo: mi proponessero un lavoro identico a quello che ho, una casa media come quella che ho, una macchinaccia di ***** come quella che ho, il mio tenore di vita medio traslato in qualche sperduto paese dell’Indiana, io mi fionderei immediatamente in America.

    L’America, un paese in cui tutti pagano le tasse e contribuiscono al benessere di tutti e chi non le paga o froda il Fisco finisce in galera per secoli, portato dentro dall’FBI che gli mette le fascette ai polsi mentre gli vengono letti i diritti. L’America, un paese dove fa i soldi chi ha merito, dove si punta sul merito, dove si ostentano i soldi perché chi li ha fatti ha meritato di farli, dove si ottengono mutui per le idee, dove si investe nei giovani e nella ricerca. L’America dove la pena è certa (di sicuro se sei nero, meno se sei bianco), dove i gay hanno un enorme peso politico, dove un presidente che mente alla popolazione viene scaraventato fuori a calci.

    Prendiamo il buono dall’America, invece di fissarsi sempre sui soliti refrain con gli antiamericani che citano la sanità a pagamento e l’assenza di ammortizzatori sociali (verissimo e mai vorrei essere uno senza soldi, malato, in America) e con i filoamericani che vogliono importare la possibilità di licenziare sui due piedi e il liberismo assoluto.

    Noi, gli europei cinici e disincantati, noi, gli italiani furbi che non fanno la fila con l’assenza totale di senso dello Stato nel DNA guardiamo con sufficienza a questo popolo semplice che canta l’inno nazionale alle partite del Liceo e mangia la torta di mele dopo il barbecue.

    Proviamo un attimo a metterci nei panni di un americano che osserva i Km interminabili di rifiuti a Napoli visti in televisione, o un Tanzi che si lamenta del fatto che gli è stata inflitta una pena esagerata quando lo scandalo della Parmalat è stato enormemente più grande di quello della Enron. Cosa penserebbe del nostro sistema giudiziario dove la pena si perde nei meandri delle lungaggini burocratiche e dove un mafioso può uscire per decorrenza degli arresti preventivi, o del nostro sistema politico dove persone condannate in via definitiva continuano a rimanere murate alle loro poltrone.

    Non voglio fare della stupida demagogia, lo dico solo perchè voglio che il lettore sappia che mi sforzo di essere quanto più possibile imparziale, e di capire come stanno le cose.

    La storia

    Il film è la storia di 3 fratelli che da piccoli guardavano Hulk Hogan combattere sul ring, in pieno Reaganismo quando la retorica dell’America portatrice di Libertà contro il Comunismo era al massimo.

    I 3 ragazzi vorrebbero essere grandi e forti, vorrebbero essere come Hulk Hogan ma in realtà sono i soliti americani grassi provenienti da una famiglia di gente sovrappeso. Crescono, vengono a contatto con gli steroidi, li prendono. La loro storia si interseca con quella del “fenomeno steroidi” e ne affronta tantissime sfaccettature.

    Mi permetto di dire che non dovete cadere nella trappola di vedere il film centrato sugli steroidi in maniera “tecnica”, sul bodybuilding o sul powerlifting. Perché è una visione riduttiva del tutto.

    Il film mostra quello che già abbiamo affrontato moltissime volte: che non ci sono poi prove sulla tossicità, su effetti disastrosi per gli utilizzatori, che l’alcool e il fumo uccidono più persone di quanto non ne facciano le bombe. Classica carrellata con “morti da alcool 100000 persone l’anno” (invento il numero ma il senso è questo), “morti da tabacco 70000 persone l’anno, morti da steroidi, 3 persone l’anno”.

    Il film fa anche vedere come sia legale riempirsi di protesi, prendere medicine di tutti i tipi, tranquillanti a pioggia, emblematico è l’uso dei betabloccanti da parte dei musicisti. Viene fatto vedere come l’aviazione militare americana sia l’unica al mondo che fa utilizzare ai suoi piloti le go-pills, stimolanti per migliorare le prestazioni in combattimento (ok, qualche volta si fa un po’ di friendly fire, e qualcuno dei nostri schianta, ma si sa che i danni collaterali siano comuni a tutte le guerre, no?).

    Viene mostrato come, con l’approccio tipico americano, la soluzione al problema-steroidi sia stata la proibizione totale con pene impressionanti per chi detiene e spaccia. E lì in galera ci si rimane eh… e tutto questo, come sempre, non funziona perché l’uso di steroidi è in crescita.

    Il film, perciò, invita alla legalizzazione? O vuol derubricare l’uso delle bombe tramite il solito “ne uccide più l’alcool delle bombe?” o “non ci sono dati che gli steroidi facciano morire?”. Non avendo visto il film, avevo una opinione sbagliata.

    Mi permetto di dirvi: non fatevi fregare. Perché sebbene si parli di steroidi, il film permette molte altre considerazioni. L’intento è di denunciare quella che è una pazzesca stortura del Sistema.

    Perché le bombe sono socialmente condannate, denigrate, bandite quando poi il loro utilizzo è endemico? Perché un musicista, un artista non viene sminuito dall’uso dei suoi steroidi, betabloccanti, stimolanti, e un bodybuilder invece si? Perché un ballerino (di fatto un “atleta artistico”) che usa tonnellate di chimica per reggere allenamenti e spettacoli non viene svilito del suo ruolo mentre un powerlifter o un atleta di qualsiasi sporti viene chiamato cheater?

    E poi, perché vengono usate, le bombe? Solo il 15% degli utilizzatori è un atleta e il resto è il recreational gym rat, il tizio della palestra senza velleità competitive. Perché?

    Il film non risponde pienamente a queste domande, ma direttamente o indirettamente la risposta c’è. O, almeno, io me la sono data.

    Il pezzo che mi ha colpito di più è l’intervista ad Harrison Pope, uno psichiatra che ha studiato il bodybuilding. Mostra come, nei decenni, le action figures di G.I.Joe (i pupazzetti del ***** che a me non sono mai piaciuti, nemmeno da piccolo) sono diventati via via più muscolosi e grossi.

    Internet è meravigliosa e sudando un po’ su Google ho trovato l’articolo, assolutamente geniale. Però sono ancora alla ricerca di una risposta: i pupazzini, nel tempo, diventano più muscolosi. Perché? Chi inizia cosa?

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