Piccolissimo resoconto in chiave Blog del sereno WE in quel dell'Aquila.
Sabato, levataccia. Carico bagagli, moglie e figlia e sono all'Aquila dopo un po' più di un'ora.
Scampagnata alla fonte del Pescara a Popoli (avete presente l'acqua minerale Guizza ?). Due orette di cammino (bene) e poi panini sotto gli alberi, con frittata (benissimo) e prosciutto (benino...).
Abbronzatura e tutto procede per il meglio.
La sera mangiata di Pasta con il tonno, carne e contorni vari (carciofi, peperoni e melanzane).
Nanna e l'indomani, sul tardi, ristorante con gli amici.
Rega': non ci crederete ma fra il primo ed il secondo mi è venuto un attacco infernale di sguaraus: fronte imperlata e madida di sudore, dolori tipo parto, visioni celestiali e così via, tutta la liturgia del "cago°°o".
Non mangio più una mazza fino a mezzogiorno di ieri.
L'unica soddisfazione è mangiare un pezzettino della pastiera fatta dalle dolci mani di mia moglie, salvata da quei lanzichenecchi dei miei amici, dalle fauci fameliche.
Insomma, è possibile che siamo così abituati a mangiare in un certo tipo, con certe calorie, con certi cibi, che se poco poco deviamo la paghiamo immediatamente ? A voi capita ?
Ritorno dall'Aquila alle quattro e mezza del pomeriggio: coda catastrofica sull'autostrada (questo per il mio rientro "intelligente"). Arrivo a casa dopo tre ore e mezza...
Comunque, questa sera niente WO. Domani petto e bicipiti. Sulla panca voglio iniziare a mettere in pratica quelle che mi avete consigliato (Paolino e Somoja in testa...). Vediamo quello che ne esce fuori...
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