Le parole per descrivere questo secondo "pericoloso incontro" non possono che essere incredibile, emozionante, affettuosa, accogliente, strabiliante.
Semplicemente: da quando siamo arrivati all’aeroporto a quando ci siamo tornati siamo stati totalmente serviti e riveriti come nemmeno con un parente di sangue riuscirei a fare.
La palestra SE.SDA Sport Club è uno di quei luoghi rari che non sono solo un punto di ritrovo per "socializzare" o "tenersi in forma", una sensazione difficile da descrivere ma che è assolutamente coinvolgente dal vivo.
Tanto per dire, nella sala pesi le attrezzature sono "vissute". Bene, che differenza c’è fra una attrezzatura "vissuta" e una scassata, scrostata, sverniciata, vecchia?
I particolari.
Un rack "vissuto" ha la vernice scrostata dove il bilanciere viene appoggiato migliaia e migliaia di volte, ha la smaltatura consumata intorno ai fori dove vengono spostate continuamente le barre di sicurezza dagli utilizzatori.
Particolari, appunto.
I dolcetti offerti agli ospiti della Convention "sentendo" che il gesto è fatto per il piacere di farlo, "vero" e non "falso" stile cocktail di benvenuto in un qualsiasi fottutissimo resort all inclusive.
Particolari, ancora.
Ma, come sempre, i particolari li fanno… le persone. E il team di questa palestra è composto da persone che, questo è ciò che io ho "sentito", hanno un "progetto" che va ben oltre il semplice guadagno economico immediato, una vera rarità al giorno d’oggi: la diffusione di un certo tipo di cultura sportiva, sana, in cui si compete essenzialmente con noi stessi per… "crescere". "Crescere", parola sempre abusata ma che è calzante in questo contesto.
In questo clima, una sala spaziosa, proiettore, microfono, asticella da "professore" e circa 30 partecipanti: tecnici competenti, amici conosciuti sui vari forum e alle gare, chi addirittura ha preso un giorno di ferie per ascoltare me: un clima informale e disteso, dove io ho avuto modo di parlare di quello che mi piace, l’allenamento in generale e lo squat per un totale di quasi 7 ore con pausa pranzo nel mezzo!
Spero vivamente che l’esperienza sia servita agli altri come è servita a me: ho capito meglio gli argomenti su cui focalizzarsi e quelli da eliminare, pur sapendo che sarebbe successo ho notato elementi che mi sembravano chiarissimi ma che invece di fronte ad un pubblico lo sono molto meno.
Devo sviluppare maggiormente il materiale interattivo perchè credo che didatticamente sia più interessante vedere un "omino" che si piega nello squat vincolato ad una caviglia rigida piuttosto che parlarne. Per le prossime volte questi modelli saranno espansi (anche perchè fanno parte di un possibile progetto di biomeccanica per il prossimo anno).
Ai partecipanti verrà spedito un CD con il materiale della Convention:
4 presentazioni: le due presentate (allenamento e squat) più altre due riguardanti l’anatomia funzionale utile negli esercizi in palestra e una parte teorico-introduttiva alla biomeccanica.
Ogni presentazione è composta da due file .pdf: le diapositive proiettate e le note relative che, se stampate, costituiscono delle dispense a tutti gli effetti.
I file Excel con le simulazioni interattive.
Una piccola raccolta di articoli in inglese relativi a parte degli argomenti trattati, materiale a mio avviso interessantissimo.
Il diploma di partecipazione.
Poichè la preparazione e l’invio di questo materiale non è a carico mio, sicuramente i partecipanti ne verranno in possesso rapidamente ah ah ah Paolino non può fare i suoi soliti arrosti…
Tutti gli altri, cliccando sull’immagine, possono accedere ad una cartella contenente un digest (ho sempre sognato di usare questo termine…) cioè un riassunto: le diapositive di tutte le presentazioni, senza note e in un formato a 9 slide a pagina.
Essendo dei metafile, se ingrandite non perdete i dettagli, mentre se stampate il prodotto finale è volutamente "piccolino": non è mio costume tenermi le cose per me e penso che la condivisione delle informazioni sia un guadagno e non una perdita, ma vorrei offrire un prodotto qualitativamente migliore ai partecipanti che hanno "speso risorse" di tempo ed economiche mentre gli altri possono fruire comunque completamente delle idee e dei concetti.
Ho tenuto per ultimo il ricordo più bello, questo:
Al termine della giornata mi è stata consegnata questa splendida targa, un pensiero inaspettato che testimonia tutto il calore umano di questi giorni.
Due minuti dopo essere rientrato a casa questa targa era in bella mostra sulle mensole dove conservo i ricordi più belli delle mie attività sportive (insieme alla locandina, incorniciata).
Infine, ho avuto la possibilità di conoscere Giampietro (Fenix su bbHomepage), un ragazzo… eccezionale. Simpatico, umile, alla mano, una di quelle persone che ci parli 30 secondi e ti sembra di conoscere da sempre, un appassionato vero del bodybuilding e lui stesso culturista (ragazzi, è grossissimo ve lo posso assicurare…).
Insieme alla fidanzata, una ragazza bella e simpatica con cui mia moglie ha legato subito (e mia moglie è mooooolto selettiva in queste cose…) abbiamo trascorso due belle giornate a parlare un po’ di tutto (cioè un 90% di pesi e un 10% di tutto il resto…).
Giampietro mi ha portato nella sua palestra, ma parlerò di questo in un altro articolo perchè… perchè… perchè vedrete.
Sicuramente, se loro vorranno, un’altra Convention sarda sarà in programma: appena avrò la possibilità di creare più materiale per un volume di fuoco superiore potremo parlare di panca, stacco, trazioni, possiamo inventarci una sessione pratica, più giorni a tema… tanto… per me è un piacere stare fra amici!
Giampietro, ancora grazie. E’ stato un onore e un piacere conoscere te e tutti i tuoi amici.
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