reflusso gastroesofageo

[valex111]

Ciao a tutti, sono una ragazza di 30 anni e da circa due anni ho intrapreso un percorso di fitness un pò più sostenuto il quale, a detta del mio gastroenterologo, è stato tra le cause del mio stato di salute ossia peggioramento di reflusso gastroesofageo dovuto a cardias e piloro incontinenti ed ernia iatale. Dopo mesi di cure e dieta sto decisamente meglio ma ho del tutto sospeso l'attività fisica che ora vorrei riprendere; il mio gastroenterologo continua a sconsigliarmi di allenarmi con i sovraccarichi e quindi di svolgere attività troppo intense e di evitare di assumere determinate posizioni. Non voglio però del tutto rinunciare ad un allenamento in "sala pesi". Siceramente vorrei trovare un prefossionista VERO al quale rivolgermi, qualcuno che ne sappia davvero di allenamento e reflusso e non PT o "professionisti" a caso che non ne sanno davvero a pieno di questa patologia. Ho bisogno di qualcuno che sappia darmi dei consigli di allenamento e farmi evetualmente una scheda sapendomi indicare quali esercizi evitare (per esempio ho letto qui di gente con reflusso che continua a fare stacchi quando invece è un esercizio che peggiora i sintomi e così molti altri esercizi come piegamenti, trazioni, military press etc.), a quale intensità, fino a quanto posso spingermi con i carichi, puntare eventualmente sulla resistenza, sui recuperi, etc...io non penso di avere abbastanza competenze per potermi allenare da sola. Qualcuno che si trova nella mia stessa situazione o che ne sa più di me saperebbe indicarmi la via da seguire??? non so più come muovermi anche perchè non mi fido più di nessuno. Medico sportivo, preparatore atletico, possibilmente in zona ROMA...a chi dovrei rivolgermi??
Grazie in anticipo

[MrDoc]

La domanda base è: Hai fatto una gastroscopia in base alla quale risulta che tu abbia un' ernia iatale?

[valex111]

La domanda base è: Hai fatto una gastroscopia in base alla quale risulta che tu abbia un' ernia iatale?

Ciao!! sìsì assolutamente...
Tutto è nato dopo una sessione di allenamento dopo il quale mi sono sentita male (quasi sincope) dovuta a un attacco di reflusso molto forte. Da lì gastroscopia e cura...

[.:überfranz:.]

ciao!
ho il tuo stesso problema!
ho risolto con un accortezza tanto semplice quanto banale, ho messo due mattoncini di ca 10cm sotto i piedi del letto, di altezza, in modo da rimanere con la testa piú in alto.
occhio che solo un cuscino (tanto consigliato) non va bene perché ti fa piegare ed i succhi gastrici risalgono lo stesso.
Da quando ho fatto cosí non ho preso piú somac, gaviscon e robe varie, e ho anche continuato a bere caffé hehehe.
spero che ti possa aiutare, provare non costa nulla.

[PistolPete]

Ciao, io soffro di ernia iatale.
La mia esperienza è che passato il periodo acuto ci si convive benissimo.
Hai gia avuto il periodo intenso?
Ti sei curata con l'iter proposto dal tuo medico di base?
Assumi farmaci particolari adesso? Esomeprazolo o simili?
Adotti le accortezze alimentari classiche per chi ha questa patologia?

Devi semplicemente imparare che essa sarà una tua compagna di vita, l'ernia si può attenuare con la cura e con un'alimentazione accorta e con piccoli dettagli come quello che ti ha proposto Franz. Ma non sparisce, si può tenere solo a bada. Ci sarebbe un'operazione da fare ma di solito si fa solo in casi veramente debilitanti e sono piu i contro che i pro.
Oltretutto, nella stragrande maggioranza dei casi nel tempo diventa sostenibile, molta gente ce l'ha e neanche ne è conscia.
Se hai bisogno di consigli su come comportarti in merito, chiedi pure.
Sono un esperto .
Nel periodo acuto ho perso 8kg.
Bisogna vedere a che "livello" tu abbia reflusso e sintomi correlati, nel periodo acuto devi curarti bene, poi piano piano ti sentirai meglio e, percentualmente in maniera molto elevata, il tutto gradualmente si riduce ad un fastidio latente, magari con qualche picco di piccole ricadute in qualche periodo.
Gli esercizi che prevedono "compressione" (mi viene in mente una pressa, ad esempio) o apnee in palestra naturalmente possono accentuare il tutto. Ma non è che ti scappa un Alien dallo sterno, ecco...
Tutto sta a capire quanto realmente ti influenza, perché, anche inconsciamente, molte volte oltre ai disturbi fisici, che effettivamente sono presenti, può trasformarsi anche in una malattia abbastanza psicosomatica. È influenzata molto anche dai fattori stressogeni e dalla mente in sé.
Con questo, sia chiaro, non mi voglio sostituire al giudizio del tuo medico, ci mancherebbe. Fino a prova contraria è quello che conta.
Ma io ce l'ho da anni e in palestra non mi precludo nulla.

[valex111]

Grazie delle risposte, purtroppo il mio reflusso è abbastanza forte anche se ora sto meglio ma sto molto molto attenta (stile di vita, dieta etc) e nonostante questo non mancano le ricadute...c'è una componente psicosomatica in quanto per la prima volta mi sono sentita male proprio dopo un allenamento (stessi sintomi dell'infarto per far capire) e quindi ho paura di sbagliare di nuovo nell'allenamento e ricominciare da capo...se qualcuno che ha altre esperienze conosce qualche professionista sportivo/medico a cui rivolgermi mi sarebbe di grande aiuto,altrimenti penso che dovrò cominciare a studiare per conto mio XD
Grazie!

[.:überfranz:.]

qualsiasi cosa tu faccia non sottovalutare il periodo notturno.
io mi dovetti fermare con gli allenamenti circa 15 anni fa a causa del reflusso. mi faceva sempre male, tossivo in continuazione a causa della trachea irritata, insomma, non era un reflusso leggero. dopo qualche giorno con il letto alzato mi è passata la fase acuta.

[PistolPete]

Grazie delle risposte, purtroppo il mio reflusso è abbastanza forte anche se ora sto meglio ma sto molto molto attenta (stile di vita, dieta etc) e nonostante questo non mancano le ricadute...c'è una componente psicosomatica in quanto per la prima volta mi sono sentita male proprio dopo un allenamento (stessi sintomi dell'infarto per far capire) e quindi ho paura di sbagliare di nuovo nell'allenamento e ricominciare da capo...se qualcuno che ha altre esperienze conosce qualche professionista sportivo/medico a cui rivolgermi mi sarebbe di grande aiuto,altrimenti penso che dovrò cominciare a studiare per conto mio XD
Grazie!

Scusami, ma cosa pensi che ti faccia un medico sportivo o professionista?
Ti dirá semplicemente se hai ricadute di prendere il tuo bel antiacido e l'esomeprazolo o un principio attivo simile (inibitore della pompa protonica) di mattina. Di tenere le accortezze che stai già facendo.
Non c'è nulla da studiare, la diagnosi è quella, non la cambi. La puoi solo attenuare e col tempo farne un ricordo che a sprazzi farà capolino.
Se ancora hai disturbi intensi la vedo semplicemente dura andare in palestra. Io nella fase acuta non ce l'avrei fatta.
Una volta che la situazione si sarà stabilizzata (non so da quanto ne soffri e il tuo decorso) sinceramente non vedo nessuna controindicazione nel reiniziare gradualmente il tuo percorso in gym.
Con questo, ripeto, non mi sostituisco al parere di nessun medico, segui semplicemente i suoi dettami.
Ma non è che dobbiamo evitare di fare l'attività fisica che ci piace per una valvoletta del piffero, eddai.
Poi se ci siano esercizi meno indicati per chi ne soffre questo è indubbio.
Se ci siano professionisti che ti potranno fare un allenamento adattato, almeno inizialmente, ai tuoi problemi, anche.
Io credo che, passato il periodo duro, tutto si può aggirare da soli col buon senso.
Così la penso, poi vale quanto sopra.
Parere medico prima di ogni cosa.

[MrDoc]

Ciao!! sìsì assolutamente...
Tutto è nato dopo una sessione di allenamento dopo il quale mi sono sentita male (quasi sincope) dovuta a un attacco di reflusso molto forte. Da lì gastroscopia e cura...

Allora, la questione purtroppo non è di facile soluzione.
1) Innnanzitutto vanno impostate comunque le terapie base (PPI, Farmaci di barriera, Procinetici) necessarie per la tua patologia.
2) In presenza di un ernia iatale qualsiasi incremento della pressione endoaddominale accentua il reflusso. Visto che naturalmente noi tutti tendiamo a contrarre il "torchio addominale" sotto sforzo, virtualmente qualsiasi sforzo potrebbe stimolare il reflusso; ovviamente una serie di trazioni alla sbarra lo stimolerebbe meno di una serie di stacchi o di squat. Quindi qualsiasi attività la si fa "a proprio rischio e pericolo", nessuno ti dirà mai che puoi fare squat senza rischiare il reflusso.

... però esiste una possibilità di cui sono venuto a conoscenza grazie all esperienza di un mio contatto, grande esperto di biomeccanica, laureato in Ingegneria e in Scienze motorie e appassionato di allenamento con i pesi: Paolo Evangelista (Preciso che posso parlare di queste cose perchè le ha rese pubbliche lui)

Qualche anno fa ha scoperto di avere un danno ad una valvola cardiaca, ha dovuto operarsi e, dopo l' intervento, gli è stato detto che non avrebbe più dovuto far aumentare le sue "pressioni interne" (uso questo termine per semplicità ma è sbagliato) altrimenti avrebbe rischiato di rovinare la riparazione effettuata sul suo cuore.

Cosa ha fatto Paolo Evangelista ? Ha imparato a fare gli esercizi contraendo i muscoli del core ma senza effettuare la manovra di Valsalva, ovvero senza bloccare il respiro e senza quindi far aumentare le pressioni interne. non so come ci sia riuscito, credo richieda una disciplina spaventosa, io non ci riuscirei, ma comunque lui ci è riuscito e ha partecipato e vinto una gara di Stacco da terra.

Ritengo che questa sia l' unica possibilità seria (a meno che, ovviamente, una terapia farmacologica ben fatta non sia abbastanza per tenere a bada il problema)