Mi sono sforzato, nella visione di questo film come nella lettura di tutta quella roba sull’uso e l’abuso di steroidi, di scindere la parte tecnica dalla parte delle motivazioni, il “come prendere gli steroidi” per capire se sia possibile un uso ed un abuso dal “perché prendere gli steroidi”.
Bene, alla fine mantenere questa divisione mi è sempre più difficile, perché le bombe fanno parte di un meccanismo più grande, profondo, introspettivo. Sto scaricando materiale, leggendo tesi, articoli, e mi sto accorgendo che il bodybuilding è un tassello di un puzzle molto più grande che è la percezione di se stessi, e le bombe sono solo la punta di un problema più ampio: l’occidentalizzazione del Mondo crea eserciti di obesi ma al contempo crea un ideale di mascolinità sempre più “bodybuilder”, ma chi è la causa e chi l’effetto, ancora non l’ho capito.
Provate a darvi voi la risposta. Forse, anche voi proverete la stessa sensazione di squallore e di tristezza.
The Average Joe is the key
Il film è in inglese, non esiste la traduzione in italiano, ma mi sono scaricato il file dei sottotitoli, il VLC player che si è ingoiato il .srt (a differenza del cesso del Media Player che va configurato “con questa semplice guida” che non funziona) et voilà, anche un brocco linguistico come me può comprendere il tutto. Un po’ di rimaneggiamenti con Excel e alla fine voilà, un file Word con tutti i dialoghi in bella copia.
Ecco alcuni estratti, quelli che a me sono piaciuti. Questo è l’inizio.
“1984. I was just 12 years old and there was an explosion of ass-kicking in America. And like our Olympic athletes we set our sights on the stars and we’re going for the gold. I wanted to tear off my shirt and be ripped, tanned and larger than life. But in reality I was a fat, pale kid from Poughkeepsie.
You see, I come from an overweight family. My parents were always a little on the heavy side.I couldn’t ask for a better mom. She did everything for her three boys. We went to church three times a week and she even taught Sunday school. My dad was always there for us too and he even coached our little league teams. I love my dad, but he was never really my hero. I didn’t want to be like him. I wanted to be like Arnold”.
“1984. Avevo solo 12 anni e ci fu una esplosione di vincenti in America (ok, fa vedere gli atleti olimpici, Predator e Rambo, perciò ass-kicking non è “vincente”, ma non mi viene niente di meglio in mente) E come i nostri atleti olimpici guardammo le stelle (della bandiera) e puntammo all’oro (bleah che traduzione di *****, ma si capisce, vero?). Volevo strapparmi la maglietta e essere squartato, abbronzato e più grosso di quanto fossi. Ma invece ero un grasso e pallido bambino di Poughkeepsie.
Capite, io vengo da una famiglia sovrappeso. I miei genitori sono sempre stati un po’ pesanti. Non avrei potuto chiedere per una mamma migliore. Ha fatto qualsiasi cosa per i suoi tre ragazzi. Andavamo in chiesa tre volte a settimana e a messa ogni domenica. Il mio babbo è sempre stato presente e perfono è stato l’allenatore della nostra piccola squadra. Voglio bene al mio babbo, ma non è mai stato veramente il mio eroe. Non volevo essere come lui. Volevo essere come Arnold.”
I nostri tre ragazzi erano grassottelli da piccoli, ma da grandi non è che siano poi migliorati, anzi… steroidi o meno, sempre di gente sovrappeso stiamo parlando. Vedete il film, altrimenti pensate che stia parlando il brutto anatroccolo che si è trasformato in Brad Pitt. Vedono Hulk Hogan e vogliono essere come lui, si massacrano di allenamenti nella taverna, fino a che
“My mom’s brother John was a bodybuilder and he gave me and my brothers our first muscle magazines and showed us how to work out. And the next Christmas instead of video games we got the Hulkamania workout set.”
“Il fratello di mia mamma, John, era un bodybuilder e dette a me e ai miei fratelli le nostre prime riviste di bodybuilding e ci fece vedere come allenarsi. Il Natale successivo invece dei video game noi volemmo il set da allenamento Hulkmania.”
Quello che parla è il fratello di mezzo, quello più grande ha i soliti problemi adolescenziali con risse varie e lo chiamano Mad Dog, quello più piccolo un problema di apprendimento e viene chiamato Smelly.
Mad Dog diventa il capitano della squadra di football e il nostro amico (non mi ricordo come si chiama e non ho il film vicino, perciò lo chiamo Joe e non rompete le palle dato che scroccate gratis questo articolo che del resto io scrivo senza essere pagato perciò se dico che si chiama Joe e pensate che non sia preciso, guardatevi il film e postatemi il nome… ok ok ok, 4 righe di nulla) e Smelly invece si buttano sul powerlifting.
Joe diventa fortissimo e c’è un video dove fa panca con 191Kg. Ok, ha sicuramente una specie di maglia da panca, però di sicuro le maglie dell’epoca non erano così performanti, perciò il nostro amico è… forte. Batte tutti i record dello stato, senza uso di steroidi di cui non ha bene idea di cosa siano.
Il fratello più grande, invece, entrando nella squadra di football dell’università di Cincinnati inizia a prendere steroidi. Ecco cosa dice:
“When I got to Cincinnati the practices were so grueling, much more than what I expected. Coaches would say, "you gotta get bigger, stronger, faster." Was it intimidating? - Oh, man, A lot different than I thought it was gonna be. He called me from Cincinnati and asked me for money for steroids. I said, "what do you need that for?" he says, "I can’t compete here."
Quando arrivai a Cincinnati gli allenamenti erano così terribili (ok, “grueling” non so cosa significhi ma non ho il vocabolario…), molto di più di quanto mi aspettassi. Gli allenatori dicevano, “dovete essere più grossi, forti, veloci”. (Joe) Vi intimidiva questo? (Mad Dog) Oh, certo. Molto differente di come pensavo sarebbe stato. (Joe) Mi chiamò da Cincinnati e mi chiese soldi per gli steroidi. Dissi “a che ti servono” e mi disse “non posso competere qua”
Mad Dog quit college to pursue an even bigger dream. I couldn’t believe it. That was my big brother wrestling on T.V. Right hand by Bell. Oh, man! Mad Dog wanted to be a superstar, but he was what they call a "jobber." That’s the guy they pay to get beat up to make the other guys look good. He didn’t care, though. He was gonna get himself a contract and headline "Wrestlemania." But he never got the contract and eventually the W.W.E. stopped calling.
Why did you think you didn’t make it? Probably mostly my own fault. I went from being a guy who used steroids to a guy who used steroids and pot. And I still needed to escape reality so I started taking ecstasy, cocaine, acid, painkillers.
Mad Dog always told me that he’d rather be dead than average. And when he thought his dream was over he couldn’t cope with the failure. So I had a bottle of liquid lead, a bottle of NyQuil and four boxes of sleeping pills. I went down to the river down by the railroad tracks, parked my car, took everything. And he tried to walk into the Hudson river. So did you take all the sleeping pills? - Everything. - And the lead additive? There’s no way I should be alive right now. There’s no way.”
“Mad Dog venne via dal college per impegnarsi in un sogno ancora più grande. Non ci potevo credere. C’era il mio fratellone che faceva wrestling in TV. Oddio! Mad Dog voleva essere una superstar, ma era quello che chiamano “jobber”. Il tizio che pagano per essere picchiato da altri tizi che così sembrano bravi. Non ci pensava, comunque. Entrò in trattative per un contratto con Wrestlermania. Ma non ottenne mai il contratto e la WWE smise di chiamarlo.
(Joe) perché pensi di non avercela fatta? (Mad Dog) probabilmente, gran parte è stato un mio fallimento. Passai da essere un ragazzo che prendeva steroidi ad essere un ragazzo che prendeva steroidi e droga. E avevo anche bisogno di scappare dalla realtà, così iniziai a prendere ecstasy, cocaina, acido, antidolorifici.
(Joe) Mad Dog mi ha sempre detto che avrebbe preferito essere morto che essere l’uomo medio. E quando capì che il suo sogno era andato non potè reggere il fallimento. (Mad Dog) così presi una bottiglia di “liquid lean” (boh… roba che fa male, un additivo per la benzina?), una bottiglia di NyQuil (un liquore? Io non bevo e conosco solo il limoncello e il centerbe) e quattro scatole di sonniferi. Andai giù al fiume, parcheggiai la macchina, presi tutto. E provai a camminare nell’Houdson. (Joe) prendesti tutti sonniferi? (Mad Dog) tutto (Joe) anche l’additivo? (Mad Dog) non c’è motivo per cui io dovrei essere vivo, adesso. Nessun motivo.”
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