Salve, mi interesso saltuariamente di temi legati all'attivita' fisica per migliorare sindromi ansiose e attacchi di panico,

Ho avuto un caso inusuale;

Un paziente , maschio, non fumatore, 36 anni , longilineo, 61 kg, si presenta da me per una terapia con il SSN; durante lo svolgimento di tale terapia, mi parla di un attacco di rabbia contro se stesso effettuato con ripetuti pugni al pettorale sinistro e destro e allo sterno, fino quasi a restare senza respiro.

Da quel momento lamenta un lieve fastidio al petto che peggiora quando

1) parla troppo forte o troppo a lungo

2) guarda film d'orrore o ha emozioni forti (discussioni con familiari \fidanzata)

3) effettua pesi (bilanciere)

4) si stende orizzontalmente o sta seduto

Dice inoltre che NON aveva prima dei pugni,

1 insonnia saltuaria

2 il senso di oppressione al petto

3) senso di palpitazioni o tachicardia posturale



Esami (ecg, ecocardio, stress test, esami del sangue) Tutto nella norma, eccetto un prolasso della valvola mitrale con lieve insufficienza.

Io non sono un esperto in campo di kinesiologia o di body building.

Costo condrite? Insufficienza mitralica da trauma (escludo) (il problema è che non aveva mai fatto esami prima e ha scoperto di averla ora)

Nella mia opinione "cinetica", è difficile farsi male da solo con pugni allo sterno auto inferti ., soprattutto se il colpitore è magro e non esperto di arti marziali e appunto se li da' da solo, in quanto il pugno non potrebbe avere la stessa forza d'impatto di un colpitore esterno.

Il paziente però è convinto di essersi fatto male da solo.

Qualcuno ha avuto a che fare con traumi simili (nella vita reale) come calci e pugni nello sterno, anche se non autoinferti e che prognosi o terapia sono state seguite?